Di fronte alla drammatica situazione che spinge migliaia di persone a cercare salvezza attraversando prima il deserto e poi il Mar Mediterraneo in condizioni di grave rischio per se e le proprie famiglie, la Chiesa italiana ha fortemente voluto dare un segnale per provare a proporre soluzioni concrete.

Il 12 Gennaio 2017 la Conferenza Episcopale Italiana insieme alla Comunità di Sant’Egidio ha siglato un protocollo di intesa con il Governo italiano per l’apertura di un Corridoio Umanitario dall’Etiopia. L’Etiopia, secondo all’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), è attualmente il Paese che accoglie il maggior numero di rifugiati in Africa: più di 850mila persone.

Il protocollo ha consentito l’ingresso LEGALE e SICURO di 500 persone di nazionalità Eritrea, Somala e Sud Sudanese ospitate in campi profughi in Etiopia in condizione di grave vulnerabilità materiale ed esistenziale.
Nel mese di maggio 2019 è stato siglato un nuovo protocollo di intesa che consentirà l’arrivo in Italia nell’arco di due anni di 600 potenziali beneficiari di protezione internazionale, provenienti da Etiopia, Giordania e Niger.

La Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino ha aderito al progetto accogliendo ad oggi 27 persone di nazionalità eritrea.

Fin dall’inizio, il progetto di accoglienza si è connotato come esperienza comunitaria. L’elemento peculiare è la presenza di famiglie tutor, ovvero di persone che si rendono disponibili ad accompagnare i beneficiari nel percorso di accoglienza e integrazione.

La famiglia tutor supporta i beneficiari, in collaborazione con l’operatore di progetto e con la Caritas diocesana ed è chiamata a coinvolgere la comunità (parrocchiale o religiosa) per attivare opportunità di integrazione sociale e perseguire gli obiettivi del percorso di autonomia per le persone accolte.

Il progetto ha la durata di 1 anno ed ha l’obiettivo generale di favorire l’integrazione dei beneficiari nella comunità attraverso l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento sociale, abitativo e lavorativo.

La collaborazione con Caritas Italiana per le accoglienze iniziate nel 2018 è terminata dopo i primi 12 mesi di accoglienza, dal 2019 il progetto continua con i fondi della Caritas diocesana.

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Fondazione Assisi Caritas

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causale: CORRIDOI UMANITARI